Nel cuore della Valle Peligna, in provincia dell’Aquila, si nasconde un piccolo borgo circondato da boschi e pinete, terreno fertile per splendide piante rare. Ufficialmente inserito nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia”, questo incantevole paesino è la meta ideale per staccare la spina e rigenerare sia corpo che mente, in un luogo dove la natura ha un ruolo predominante. Qui tutto parla di pace, relax e tranquillità, un vero angolo di paradiso terrestre pronto a conquistare i visitatori con il suo centro storico molto caratteristico e con i suoi scorci da togliere il fiato.
Tutto quello che c’è da sapere sul meraviglioso borgo abruzzese di Introdacqua
Stiamo parlando del bellissimo borgo di Introdacqua, una gemma dell’Abruzzo da visitare almeno una volta nella vita! Chiamata così per la sua posizione strategica tra due corsi d’acqua, Introdacqua conserva numerose testimonianze di insediamenti preistorici e protostorici, tracce della presenza di popoli italici, romani e longobardi- tutti elementi che riportano indietro nel tempo e raccontano una storia millenaria fatta di tradizioni, cultura e paesaggi. Sebbene la natura circostante catturi subito l’attenzione, questo borgo è ricco di splendide attrazioni da non perdere, come chiesette antiche e strette vie su cui si affacciano edifici di rara bellezza. Ma scendiamo più nei dettagli…
Le attrazioni da non perdere in questo bellissimo borgo
Il modo migliore per andare alla scoperta di Introdacqua? Prendersi del tempo per fare una lunga passeggiata tra le vie del centro storico, un labirinto ricco di angoli nascosti pronti a conquistare il cuore dei visitatori. Sono diverse le attrazioni da non perdere ma una delle principali è sicuramente la chiesa madre della SS. Annunziata, dove sono conservati affreschi rinascimentali, una tela di San Biagio risalente al 700 e le spoglie del patrono, San Feliciano Martire. Molto suggestivo il suo campanile romanico costruito in pietra locale, rimasto ben conservato anche dopo 4 o 5 terremoti. Da non perdere anche la torre medievale situata nella parte alta del borgo, chiamata “il castello”. Si tratta in realtà di un dongione, una tipologia difensiva poco diffusa e non adatta a contenere la dimora del feudatario. Questa rocca sovrasta il paese con la sua pianta quadrata cintata da mura poligonali, con le case che gli stringono intorno fino a Palazzo Trasmondi.
Continuate il tour di Introdacqua, visitando la Fontavecchia, o fontana Vecchia, una vasca rettangolare con lo stemma in pietra del paese, la data di costruzione (1706) e la scritta in latino con i nomi dei massari dell’epoca. Furono loro a volere la grande fontana che è stata per lungo tempo l’unica fonte di approvvigionamento per gli abitanti. Le ultime attrazioni da non perdere sono: la chiesa della Santissima Trinità, edificata sulle rovine della chiesa di San Panfilio, precedentemente sommersa dalla stessa alluvione che colpì la chiesa Madre; la chiesa di Sant’Antonio, costruita nel 1518 in onore del santo invocato come protettore contro il cosiddetto fuoco di Sant’Antonio e infine la chiesa dell’Addolorata, che al suo interno ospita le statue di Cristo Morto e dell’Addolorata, portate in processione il Venerdì Santo. Ah, quasi dimenticavamo… immancabile una visita al palazzo marchesale, detto anche Trasmondi dal casato degli ultimi feudatari di Introdacqua, piazzato al centro del paese con la sua mole imponente e custode di segreti legati al potere feudale.
Introdacqua è la meta ideale anche per gli amanti della natura
Grazie alla sua posizione strategica nel mezzo della Valle Peligna, Introdacqua è la meta ideale anche per gli amanti della natura, che qui hanno la possibilità di organizzare diverse attività outdoor. Se gli appassionati di trekking possono programmare una bellissima ascesa al monte Genzana, chiamato così perché accoglie abbondanti fioriture di genziana, non mancano all’appello percorsi più facili ma comunque suggestivi, come il sentiero che porta al rifugio Forca Ristoppia a circa 1800 metri di altitudine, da cui si può godere di un suggestivo panorama sulla conca di Sulmona e Morrone, sulla Maiella, sul Piano delle Cinquemiglia, sulla Piana del Fucino, sul Sirente e sul Gran Sasso. Rimarrete senza parole davanti a tanta bellezza! Invece, per le famiglie, si consiglia il percorso che dalla Torre Medioevale si snoda lungo il sorgente denominato Forma del Mulino per riuscire all’area attrezzata.

I piatti e prodotti tipici locali da provare assolutamente
In Abruzzo il cibo è ottimo e Introdacqua non fa di certo eccezione! Questo borgo non è celebre solo per le sue attrazioni o per i paesaggi circostanti ma anche per la sua tradizione gastronomica tutta da invidiare. I piatti tipici da provare? I maccheroni alla chitarra conditi con sugo d’agnello, le “sagne e fagioli” e gli arrosticini di carne ovina. Ad accompagnare il tutto, un bicchierino di liquore di genziana, il miglior digestivo a Km0, ottenuto dalla macerazione delle sue radici essiccate nel vino bianco per almeno 40 giorni.