In questo paesino a due passi da Palermo c’è un piccolo incantevole Borgo ispirato al Parc Guell

Serena Basciani
  • Giornalista e Content Editor
  • Esperta in Personal Branding
03/05/2024

Un borgo blu che ricorda il Marocco, che riporta alle profonde radici della Sicilia ma che più di ogni altra cosa ricorda il Parc Guell di Barcellona. Siete pronti a fare questo viaggio nel tempo, ed in tante diverse culture, insieme a noi?

In questo paesino a due passi da Palermo c’è un piccolo incantevole Borgo ispirato al Parc Guell

L’estate è vicina e per noi amanti di borghi è arrivato il momento di andare a caccia di posticini perfetti per qualche giorno di vacanza che abbia già il sapore di estate. Se vi stuzzica questa idea sappiate che oggi abbiamo trovato un borgo blu in Sicilia, a due passi da Palermo, davvero delizioso e che sembra ispirato al famoso Parc Guell di Barcellona. Siete curiosi di sapere dove si trova e come raggiungerlo?

Partinico, una parte di Sicilia vera tutta da scoprire

A poca distanza da Palermo, una vibrante parte di Sicilia, che trova il giusto punto di incontro tra il colore blu spiccato in alcuni punti di questo comune, e l’impronta Barocca tipica della Sicilia tradizionale. Ci troviamo a Partinico, oltre 30.000 abitanti che si trovano nell’entroterra della città metropolitana di Palermo, alle pendici del Monte Gradara, nella valle del fiume Nocella. Uno dei punti di forza di Partinico sono i suoi dintorni. Potete sceglierlo come punto fermo per andare a scoprire zone belle e imperdibili della Sicilia, che spesso abbiamo anche nominato come punti imperdibili da mettere nella nostra check list, come la Cantina Reale Borbonica e la linea di torri di avvistamento del Baglio di Carini del XV secolo, quelle militari o di deputazione del Pozzillo e della Tonnara dell’ Ors e il famoso Castello di Carini. Tutti simboli di un sapore di Sicilia unico e tutto da scoprire. Ma è in una particolare frazione di Partinico, che possiamo scoprire una commistione di culture, sapori e suggestioni, che vi faranno alternare lo stato d’animo di chi incontra la Sicilia per la prima volta, ad una strana sensazione di essere finiti in Spagna, a Barcellona, in uno dei parchi più eclettici e belli del mondo…

Borgo Parrini, il borgo blu che sembra Parc Guell

 

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Borgo Parrini è una suggestiva frazione di Partinico che conserva un carattere distintivo all’interno di questa comunità più ampia. Situata a breve distanza dal centro storico, originariamente, questo borgo si sviluppò attorno a una masseria fortificata. Le vecchie case di pietra, le corti tradizionali e i vigneti circostanti offrono un quadro autentico della vita rurale siciliana. Una delle particolarità di Borgo Parrini è il suo legame con la produzione vinicola. Questa frazione è circondata da vigneti che producono uve di alta qualità, essendo una delle zone vitivinicole più importanti della Sicilia. I residenti del borgo mantengono ancora le tradizioni legate alla coltivazione dell’uva e alla produzione del vino, che rappresenta una parte significativa della loro economia e cultura. come abbiamo detto questo è un luogo dove il passato si fonde armoniosamente con il presente, offrendo un’opportunità unica di esplorare le radici profonde della Sicilia e di scoprire la bellezza nascosta delle sue frazioni rurali. La sua suggestiva impronta cromatica di blu dominante lo fa sembrare molto simile a Chefchaouen, il borgo conosciuto per essere la Perla Blu del Marocco. Ma non solo di Marocco ha il sapore l’aria estereofila di questo borgo, qualcosa arriva anche da una parte molto affascinante d’Europa…

Perchè Borgo Parrini sembra Parc Guell

Come mai questa frazione di Partinico, così vicina a Palermo, sembra strappata da Parc Guell, uno dei luoghi più iconici di Barcellona e della Spagna intera? Verso la metà dell’800 divenne Borgo Parrini divenne una sorta di dormitorio per gli operai impiegati nell’azienda vitivinicola del principe francese Henry d’Orleans duca d’Aumale, che era qui per per produrre il  Moscatello dello Zucco. Negli anni a seguire, quindi, questo fu il destino del posto: essere un luogo sostanzialmente “spopolato” da cittadini residenti, in favore di soggiorni transitori. A metà degli anni ’70, quindi, per far fronte allo stato di abbandono del posto, quei pochi cittadini rimasti decisero di ristrutturare il posto ispirandosi allo stile del catalano Antoni Gaudì. Ecco come mai ancora oggi, Borgo Parrini sembra essere una riproduzione in scala di Parc Guell. Negli ultimi periodi, inoltre, complice anche il grande flusso di ritorno del turismo, Borgo Parrini è diventato un posto super instagrammabile sia per i tratti architettonici caratteristici che per i tanti murales che sorgono spontaneamente sulle pareti delle case del posto. Quello ispirato a Frida Kahlo e a Franco Battiato sembrano essere diventati i più popolari e ricercati. E voi, avete già iniziato a preparare i bagagli per andare a scoprire questo posto meraviglioso?