Orta di Atella, il borgo degli Under 35: 5 cose da fare e vedere nel paese piu giovane d’Italia!

Serena Basciani
  • Giornalista e Content Editor
  • Esperta in Personal Branding
25/11/2022

Gli Under 35 d'Italia pare si siano dati appuntamento in un borgo che negli ultimi 20 anni è diventato "il paese dei giovani". Orta Di Atella, nella Pianura Campana, in provincia di Caserta, è un borgo con l'età media più bassa d'Italia. Se volete andare a scoprirlo, ecco cosa vedere nel suo centro storico, e nei dintorni!

Orta di Atella, il borgo degli Under 35: 5 cose da fare e vedere nel paese piu giovane d’Italia!

Si trova in provincia di Caserta il borgo con l’età media più bassa d’Italia. Orta di Atella è il paese degli Under 35, e possiamo tranquillamente dirlo, è il paese dei giovani. Il dato è confermato formalmente dall’Istat attraverso il “Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni – prima diffusione dei dati definitivi 2018 e 2019” che ci parla di un paese con un’età media di circa 35 anni.

Perché Orta di Atella è diventato il paese dei giovani?

Nell’arco di vent’anni, circa, la popolazione di questo piccolo paese della provincia di Caserta è passato da 13.000 a 30.000 abitanti e questo ovviamente ha portato ad un matematico abbattimento dell’età media con un conseguente sviluppo urbanistico. Lo sviluppo urbanistico, inoltre, è centrale anche perché sono molte le giovani coppie che hanno scelto di portare qui la loro famiglia per beneficiare dei vantaggiosi costi per affittare o acquistare delle nuove case.

Cosa Fare e Vedere nel Paese dei Giovani?

Pur essendo un paese “di” giovani, questa non è però l’unica caratteristica del posto. Si può scegliere di venire a curiosare come si vive in paese popolato da tanta gioventù e programmare una visita del luogo. Ci sono diverse cose che si possono fare ad Orta di Atella, vediamo insieme quali sono.

Palazzo San Massimo: Un edificio ricco di storia

orta di atella

Un pò si storia, qui nel paese dei giovani, non poteva certo mancare. Palazzo San Massimo nasce nel XVIII secolo per volontà della Famiglia Migliaccio. I Migliaccio furono un’importante famiglia del periodo Aragonese napoletano, e nota nel posto per le proprietà di aziende agrarie, soprattutto per le coltivazioni di canapa. Tra i componenti di questa famiglia storica per Orta di Atella, c’è Pasquale Migliaccio, primo sindaco del posto. L’edificio ha una facciata in stile liberty e dei caratteristici balconi settecenteschi in ferro battuto. All’interno del Palazzo, nei suoi cortili, potrete ammirare una serie di dipinti e di opere di artigianato locale e diverse lastre tombali dedicate a famiglie storiche del posto,

Parrocchia San Massimo Vescovo

La parte spirituale dedicata alle chiese è molto intensa in questo posto. Partiamo dalla Parrocchia San Massimo Vescovo, praticamente adiacente a Palazzo San Massimo. La chiesa parrocchiale di San Massimo Vescovo e Confessore è situata proprio nel centro storico della città di Orta di Atella e segna un sicuro punto di ritrovo per gli abitanti del posto; La costruzione risalirebbe al XVI secolo, ma venne ristrutturata a partire dal 1770. Alla destra della facciata potete vedere l’alto campanile. La pavimentazione è in marmo bianco di Carrara e grigio Bardiglio posato a scacchi.

Chiesa di Santa Maria del Rosario

Esattamente alle spalle di San Massimo Vescovo troverete la chiesa dedicata alla Madonna del Rosario. Poche sono le notizie relativa alla fondazione, ma la sua architettura ci può fornire importanti dettagli sulla storia di questa piccola chicca dei percorsi spirituali del luogo. La chiesa si affaccia sull’omonima piazza con un piccolo sagrato, la facciata è semplice e priva di decorazioni.  In alto a destra potrete scorgere il piccolo campanile.

Piazza Principessa di Belmonte (Ex piazza Pertini)

La Piazza principale del borgo ovviamente è tappa obbligatoria se siete in visita qui.  Piazza Principessa di Belmonte ha riacquistato il suo nome di orgine dopo essere stata per un breve periodo “Piazza Pertini“. Nel 2018 il vecchio nome di Principessa di Belmonte, organizzata già come spazio pubblico a fine sec. XIX e disegnata come Villa Comunale nell’anno 1948, è tornato ad essere il nome con cui viene riconosciuta da turisti e dalla gente del luogo. Come mai la gente del posto è stata così legata a questo nome, al punto da volerlo restituire alla piazza? La leggenda narra di una nobildonna napoletana, realmente esistita che nel 1833 sposò Angelo Granito, marchese di Castellabate e barone di Rocca Cilento. Alla principessa che era gravemente malata apparve un fraticello che la invitò ad alzarsi dal letto e seguirlo, promettendogli in cambio una guarigione, che avvenne, quando la principessa incontrò un’immagine sacra della Madonna. Pare che in segno di gratitudine nei confronti della Vergine Maria e del Beato Salvatore, la principessa Belmonte fece edificare sui confini di Atella una chiesa (che sarebbe l’attuale Santuario San Salvatore) con anche un convento francescano omonimo.

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Appena Fuori Orta di Atella…

reggia di Capodimonte Napoli

Se volete spostarvi dal relax del piccolo paesino per qualche ora, potete optare per la visita alla Reggia di Capodimonte, dove potete trascorrere sicuramente del tempo di assoluta qualità immersi tra spazi aperti e meraviglia. Ad appena 11 chilometri di distanza da Orta di Atella potete andare a scoprire questo luogo magico. La Reggia di Capodimonte è una delle dimore storiche della casa reale dei Borbone di Napoli, e si trova all’interno del Bosco di  Capodimonte. Questa Reggia è un esempio del barocco napoletano. Circondata da giardini ampi e super curati, qui troverete anche  una casa di caccia, un museo delle ceramiche e la chiesa di San Gennaro. Tra borgo, gioventù e dintorni… questo è un particolare itinerario che noi appassionati di borghi non possiamo certo perdere!