L’acido lattico è un ingrediente top per la pelle. Ecco a che serve…

Chiara Pinzuti
  • Laureata in Scienze della Comunicazione
  • Esperta di beauty e benessere
18/09/2023

L’acido lattico è un acido organico spesso presente nei cosmetici, dalle proprietà esfolianti, astringenti, rigeneranti e antiossidanti. Vediamo tutti i benefici e qualche indicazione su come usarlo!

L’acido lattico è un ingrediente top per la pelle. Ecco a che serve…

Non solo muscoli indolenziti! L’acido lattico, anche naturalmente presente nel corpo, è un ingrediente importante nei cosmetici per viso e corpo ed è ottimo per la salute e l’aspetto della pelle, mantenendola morbida, levigata e luminosa. Ha infatti proprietà esfolianti, astringenti, antibatteriche e riparatorie dei tessuti. Regola il pH e facilita la rigenerazione batterica (per questo è spesso presente in detergenti anche intimi), in più rallenta il processo di invecchiamento delle cellule. In fondo, ricordiamo tutti Cleopatra, la bellissima regina Egizia che era solita fare il bagno nel latte acido per mantenere bella e giovane la pelle (e aveva anche una certa simpatia per i serpenti, ma questa è un’altra storia!). Vediamo tutti i benefici e come usarlo!

L’acido lattico, che cos’è, i benefici e come usarlo

In cosmetica l’acido lattico è sempre più utilizzato, ad esempio in sieri e creme schiarenti. È molto conosciuto ed è ottimo come esfoliante per un peeling delicato e superficiale, in grado di ammorbidire, levigare e uniformare la pelle anche quando presenta rughe o segni e cicatrici dell’acne. Probabilmente, in molti prodotti della vostra skincare abituale è presente l’acido lattico: conosciamo meglio questo magico ingrediente e scopriamo quando e come utilizzarlo!

L’Acido Lattico: che cos’è

che cosa è acido lattico

L’acido lattico è un alfa-idrossiacido, o AHA (come l’acido glicolico, citrico e mandelico), noto per favorire il ricambio cellulare, eliminare lo strato superficiale di cellule morte, e mantenere quindi una pelle sana e luminosa. È un acido idrosolubile vegetale, che deriva dalla canna da zucchero (non ha, quindi, origine dal lattosio e non c’entra nulla con le intolleranze derivanti: il nome è dato dai batteri lattici che lo producono fermentando): come gli altri AHA, tuttavia, che abbia una derivazione naturale non significa che possiamo abusarne. L’esfoliazione chimica, per quanto leggera, mette sempre la pelle a rischio di irritazioni, quindi un utilizzo eccessivo non è indicato. Ed è importante anche proteggere sempre la pelle dai raggi UV quando si utilizza, perché può aumentare la sensibilità della pelle.

I benefici per il viso con l’uso dell’acido lattico: esfoliante

acido lattico esfoliante

L’acido lattico agisce sullo strato esterno della cute: separa tra loro le cellule morte allentandone i legami e rende più facile la loro eliminazione. Così la pelle risulta più fresca e liscia, mentre i pori, liberi da sporco e eccesso di sebo, risultano meno evidenti. A differenza dei Beta-idrossiacidi, l’acido lattico non agisce in profondità ma solo in superficie, e difficilmente risulta irritante, per questo è un ottimo ingrediente negli esfolianti delicati e superficiali.

Non solo sul viso: esfoliante per tutto il corpo

esfoliante corpo pelli secche mature

Specialmente per le pelli secche o mature, l’acido lattico è un ottimo esfoliante per tutto il corpo. Ad esempio, se alcune zone del corpo mostrano pelle più secca e spessa, come gomiti, braccia o ginocchia, l’acido lattico contribuisce ad ammorbidire, esfoliare e rigenerare la pelle, mantenendola più liscia e morbida, intervenendo nel processo di cheratinizzazione.

L’acido lattico come levigante e schiarente

acido lattico schiarente levigante

L’acido lattico è spesso presente nei prodotti schiarenti su macchie, cicatrici e aree iperpigmentate. Leviga la pelle e coadiuva l’azione di altri attivi nel ridurre rughe, linee sottili e cicatrici presenti nello strato più superficiale della pelle. Questo perché stimola la pelle invecchiata e danneggiata a rigenerarsi, favorendo il normale ricambio delle cellule. Aiuta anche a produrre più collagene e altre molecole che intervengono nell’elasticità e nel tono della pelle, che risulterà quindi più compatta e levigata, con un tono più uniforme e pori meno dilatati.

Un ottimo ingrediente idratante

acido lattico idratante

Un’altra caratteristica dell’acido lattico è la capacità di idratare, perché è in grado di legarsi all’acqua presente nella cute, aiutando così a trattenerla. Ha un ruolo anche nella produzione di ceramidi, i grassi che tengono insieme le cellule del derma: non solo più tono e elasticità, quindi, ma anche una barriera più compatta contro germi e batteri.

Antibatterico e regolatore della flora batterica e del pH

acido lattico flora batterica

Oltre a rinforzare la barriera cutanea, l’acido lattico ha anche un’azione diretta contro i batteri. Mantenendo il pH acido, ne impedisce la proliferazione. Per questo è spesso presente nei detergenti intimi o in quelli purificanti per le pelli grasse e impure.

Qual è la giusta concentrazione?

concentrazione acido lattico

Date tutte queste proprietà, l’acido lattico, spesso in combinazione con altri AHA, è presente in tantissimi cosmetici, che siano sieri o tonici leviganti, creme antietà, trattamenti per pelli impure. Specie negli esfolianti, per inserirlo nella propria routine di skincare è importante che la concentrazione si mantenga tra il 5 e il 10%, mai sopra il 20. A concentrazioni superiori, potrebbe essere meno tollerato ed è meglio che in tal caso siano professionisti delle cure estetiche ad utilizzarlo, come nei peeling più profondi, necessari quando rughe e segni sono più evidenti.

Si può usare l’acido lattico ogni giorno?

acido lattico quando usarlo

Per quanto, come abbiamo detto, non penetra in profondità nella pelle ed è in generale un prodotto sicuro, è sempre importante non strafare, anche se ci sembra super efficace. Inseriamolo quindi nella nostra skincare routine non tutti i giorni, quindi, ma due – tre volte a settimana al massimo. A meno che la concentrazione non sia bassissima, infatti, l’eccessiva esfoliazione potrebbe ottenere l’effetto contrario e indebolire la barriera cutanea invece che rinforzarla, dando origine a secchezza e irritazioni.