Sanremo 2018: la scollatura di Michelle Hunziker e il fascino (con barba e anelli) di Favino
Superata la prima serata di questa 68esima edizione del Festival di Sanremo, vi abbiamo raccontato già tutto con dovizia di particolari: i look di cantanti ed ospiti, quelli (bellissimi, tutti) della padrona di casa Michelle Hunziker senza dimenticare i dettagli dei beauty look e le acconciature sfoggiate sul palco. Non abbiamo molto da aggiungere. Se non fosse per due “piccoli” dettagli che ci hanno fatto traballare sul divano da cui abbiamo seguito la prima puntata della kermesse canora: la scollatura di Michelle Hunziker e il fascino (siamo sobrie) di Pierfrancesco Favino.
Serata tranquilla, abbastanza nei canoni estetici di Sanremo questa prima del Festival. Nessuna polemica (almeno per ora), nessuna farfallina volante, nessun look disdicevole. Certo qualche pecca. Ma tutto sommato siamo soddisfatte.
E a questa soddisfazione ci aggiungiamo una piccola (grande) curiosità, che sappiamo condividerete anche voi: la scollatura della Hunziker era photoshoppata?
Incredibile, perfetta, fasciata in un abito nero Armani Privè Couture, bionda che di più non si poteva, truccata che di meno neanche si poteva (ah, il nude look), sceglie il nero. E lo taglia letteralmente in due con una profonda scollatura che le sfiora l’ombelico.
Ora, ci siamo chieste: come ha fatto a tirare fuori (senza farle per davvero venir fuori) così? Come è riuscita ad avere quel decollete che solo in foto rimane così immobile e in alto? Magia? No. Scotch. Probabilmente, come zia Kim Kardashian insegna. Tape secret in gergo tecnico.
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Bella, bellissima, invidiabile, invidiabilissima. Riteniamo che anche un tocco di fondotinta spalmato al centro della cassa toracica abbia giocato a suo favore. Quindi diventare mamme (per ben 3 volte) senza dire addio al proprio decollete si può. Grazie Michelle. E dicci che scotch hai usato, please, per noi che abbiamo tentato nei primi anni 2000 le coppe in silicone ritrovandocele nel giro di due minuti sulla pancia anzichè al posto giusto.
Pierfrancesco Favino, quanto ci piace
Bene, momento ormone, momento felicità assoluta nel vedere un uomo che è elegante, divertente, spigliato, piacevole, in un’unica forbitissima parola, FIGO. Molti dicono “affascinante ma non bello!” Bene. Noi abbiamo passato l’adolescenza studiando latino e greco (va bene figo è stata una licenza poetica, concedetecela!) E Favino rientra in tutti, ma proprio tutti (barba compressa) i canoni estetici della bellezza maschile secondo l’arte classica. Punto.
Piace alle figlie con la barba incolta ma curata, gli anelli di Nove25 e il completo Giorgio Armani. Piace alle mamme con la voce calda (e anche intonato, scusate eh), e la camicia sempre al posto giusto. Piace alle nonne perchè ha la faccia da bravo ragazzo (piace forse ai papà pure per questo).
Insomma ci piace. Perchè è un uomo. Perchè è bravo. Perchè la barba ancora è un trend. Godiamocela.
Attendiamo con ansia stasera. Chissà, magari oggi Favino sfoggerà una scollatura e la Hunziker la barba. O forse meglio di no.