Rossetto rosso: storia e curiosità. La classifica dei migliori
Il rossetto rosso rappresenta un vero e proprio must have per le donne di tutte le età: da sfoggiare in occasioni speciali o sdoganato ormai anche per l'utilizzo diurno e quotidiano, è indubbiamente il prodotto make up più diffuso. La sua è una storia fatta di alti e bassi, curiosità e significati profondi, ed è una storia che va raccontata, ascoltata, tramandata.
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Se c’è un prodotto make up immancabile nel beauty case di una donna, di qualsiasi età essa sia, quello è il rossetto rosso! La risposta che darebbero indistintamente donne e uomini, il prodotto di bellezza più rappresentato in quadri e pezzi d’arte, l’elemento beauty più famoso dai tempi dell’antichità, sempre lui: il rossetto rosso. Di lui si hanno testimonianze antichissime, lui che ha attraversato secoli ed eventi storici innumerevoli lasciando traccia di sé nella pittura, nel cinema e nella letteratura, intersecandosi con storie di donne incredibili, bellissime e socialmente impegnate e finendo per diventare addirittura un indice economico conosciuto come lipstick index.
Preparatevi a un tuffo nella storia del rossetto rosso, alla ricerca del significato recondito che si cela dietro all’usanza così antica eppure così attuale di tingersi le labbra col colore della passione.
L’antica storia del rossetto rosso
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La storia del rossetto rosso incarna perfettamente la metafora della bellezza femminile, il suo scontrarsi e allo stesso tempo dipendere dalle regole di una società maschilista; ma anche il suo essere esaltata come simbolo divino, di vita, sensualità e forza. Le prime tracce di rossetto rosso reperite risalgono a più di 5000 anni fa e, come nelle migliori delle fiabe, la sua storia inizia con una regina dalla bellezza leggendaria, la sovrana sumera Shubad, che si fece seppellire insieme a una preziosa scatoletta d’oro dal contenuto ancora più prezioso: una polvere di colore rosso che, una volta mischiata con olio di sesamo ed essenza di rosa poteva essere utilizzata per tingere le labbra. Lo stesso tipo di cimelio veniva inserito anche nel corredo funebre delle nobili donne egiziane, una su tutte la regina Cleopatra. La vanità e il culto della bellezza degli Egizi e in particolare della loro sovrana più famosa si tramandarono anche ai Romani che, influenzati dalla cultura della terra del Nilo, adottarono questa pratica di bellezza nella quotidianità. Per secoli a seguire e fino ai primi anni del ’900 il rossetto rimase in forma di polvere, da conservare all’interno di scatolette più o meno preziose. Dalle regine rinascimentali alle geishe, dalle streghe medievali alle attrici degli anni ’20, la storia delle donne si intreccia indissolubilmente a questo prodotto di make up divenuto una vera e propria icona del mondo femminile, dal significato potente e trasversale a ogni cultura.
Il rossetto rosso in epoca moderna: un simbolo di anticonformismo
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I primi stick in contenitori metallici nacquero negli anni ’10 del Novecento ad opera di Roger&Gallet e Maurice Levy, marchi cosmetici d’eccellenza. Per far fronte alla richiesta di una maggior praticità del prodotto, conseguente all’aumento dei consumi e alla democratizzazione dei capi di moda e bellezza, i due brand realizzarono gli astucci portarossetto così come li conosciamo noi oggi.
La svolta epocale si ebbe con Elizabeth Arden, però, che ideò e diffuse differenti nuances di rossetto e fece di quello rosso in particolare un simbolo della lotta femminista per l’indipendenza e la parità di genere. Donò diversi pezzi dell’Everyday Lipstick alle Suffragette, che negli anni ’20 cominciarono a indossarlo per affermare la propria presenza e identità, come strumento di liberazione e manifesto di usi e costumi nuovi, diversi dal prima e dal grande impatto culturale.
Il cinema ha poi definitivamente consacrato questo prodotto, rendendolo elemento distintivo di molte icone femminili: da Marylin a Rita Haywort, da Ava Gardner a Elizabeth Taylor, da Sofia Loren a Scarlett Johansson. Lo stesso rossetto rosso può essere associato anche a bellezze anticonformiste, che lo hanno usato come strumento di comunicazione: basti pensare a Frida Khalo, che siglava le lettere per il suo amato Diego Rivera con una traccia di rossetto rosso, o a Diana Vreeland, mitica direttrice di Vogue America, che non smise mai di usarlo nel corso della sua intera vita, e infine a Iris Apfel, che a 98 anni non rinuncia mai alle labbra rosse.
5 rossetti rossi iconici: la Classifica
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Il rosso Chanel: originariamente chiamato Passion n.14, arriva ai giorni nostri con i nuovissimi Rouge Coco Lipstick (anche in versione Velvet) con nuance intense e persistenti, da picchettare anche sugli zigomi. La formula in gel 2 in 1 dona infatti una leggera sfumatura alle guance, mentre la consistenza ultra-leggera e non appiccicosa idrata e ammorbidisce le labbra.
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Il rosso Dior: 999 Rouge Dior, intramontabile e pezzo di eccellenza della Maison Dior, vendutissimo ancora oggi grazie alla sua formula cult che offre 16 ore di comfort.
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Il rosso Dolce&Gabbana: Dolce Matte Lipstick, il primo rossetto mat di Dolce&Gabbana. Riveste le labbra di un rosso corposo, mantenendole morbide e idratate.
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Il rosso Mac Cosmetics: l’iconico rosso Ruby Woo, dalla finitura vintage iper opaca, a lunga tenuta e sottotono bluastro, perfetto per far sembrare i denti più bianchi!
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Il rosso Elizabeth Arden: ve abbiamo già raccontato dello stick più importante della storia: di un rosso intenso, deciso e dalla texture morbida.