Oscar 2017: Meryl Streep chiede le scuse di Karl Lagerfeld
Meryl Streep chiede le scuse di Karl Lagerfeld per la brutta figura agli Oscar 2017. “Mi ha diffamata” ha dichiarato l’attrice e il tutto a causa di un abito. E, probabilmente, di un fraintendimento. Lo stilista di Chanel ha disegnato un vestito appositamente per la Streep ma lei ha declinato e rifiutato la proposta. Il motivo pare sia la richiesta di un assegno “di compenso pubblicitario” da parte dell’attrice.
La policy della maison francese vieta di pagare le donne che indossano i suoi abiti, soprattutto se questi sono forniti gratuitamente. “Dopo che le abbiamo regalato un abito da 100mila euro, abbiamo scoperto che avremmo dovuto addirittura pagarla perché lo indossasse. Diamo i vestiti, creiamo i vestiti, ma non paghiamo” ha chiosato Karl Lagerfeld sulle pagine di Women’s Wear Daily.
E proprio queste parole hanno fatto infuriare Meryl Streep, che dal canto suo ha risposto: “Karl Lagerfeld, un grande designer, ha diffamato me, il mio stilista e l’illustre atelier che ho scelto. Questa storia sta adombrando questo grande onore agli occhi dei media, dei miei colleghi e del pubblico. Ha mentito, il giornale ha scritto bugie, e sto ancora aspettando (delle scuse, ndr)”.
In effetti Karl Lagerfeld si è scusato con Meryl Streep ma le sue giustificazioni sono apparse piuttosto piatte, soprattutto agli occhi dell’attrice infuriatissima. Vero è che l’abito Chanel che doveva essere indossato per questa importante serata, è rimasto chiuso in atelier. In compenso Meryl Streep ha scelto un vestito di Elie Saab, maison di prim’ordine amatissima dalle celebrity. Il suo è stato uno dei look degli Oscar 2017 più amati e apprezzati di questa edizione, quindi, almeno in fatto di stile, non se l’è cavata affatto male.
Ciò che però sconvolge è il botta e risposta tra i due: da una parte lo stilista, che pare non abbia ben intenso le intenzioni dell’attrice, e dall’altra parte Meryl Streep che ha di fatto cambiato outfit all’ultimo minuto, senza alcun apparente motivo. Dove starà la verità?