Marta Marzotto è morta: addio alla regina dei salotti
Marta Marzotto è morta all’età di 85 anni: la stilista da qualche giorno era ricoverata nella clinica La Madonnina di Milano. A dare la notizia è stata la nipote, Beatrice Borromeo, che ha twittato “Ciao nonita mia”. È stata definita la ‘regina dei salotti’, anche se questa etichetta non le è mai piaciuta.
Nata il 24 febbraio 1931 a Reggio Emilia, Marta Vacondio ha iniziato a lavorare nelle risaie, è diventata apprendista sarta, modella e in seguito stilista. Si è sposata nel 1954 con il conte Umberto Marzotto, dal quale ha poi preso il nome. Da questa relazione sono nati cinque figli: Paola, che è la madre di Beatrice Borromeo, Annalisa, che è venuta a mancare nel 1989, Vittorio Emanuele, Maria Diamante e Matteo. Verso la fine degli anni ’60 ha divorziato ed è diventata la musa di Renato Guttuso: l’artista l’ha rappresenta in tante delle sue opere, rea cui le Cartoline. Con lui ha avuto una lunga relazione, che è durata circa vent’anni e, di colpo, è terminata.
E’ stata una donna che ha viaggiato molto, scoprire posti nuovi, lontani dalla piccola provincia nella quale è nata, è sempre stato il suo desiderio. Ha dichiarato di conoscere tutti i deserti del mondo, di aver esplorato ogni continente e ogni angolo più nascosto di questi. Ha sempre nutrito una forte passione per gli animali, soprattutto quelli esotici, ma è l’arte, la sua vera e grande passione. Si è sempre circondata di cose belle, di oggetti lussuosi ma non per questo esagerati. Infatti, è anche stata disegnatrice di gioielli.
Ha sempre dichiarato di essere “una donna libera” e, oltre a essere stata definita la regina dei salotti, Marta Marzotto è stata anche l’icona fashion dei caftani. I suoi splendidi e coloratissimi abiti hanno sempre fatto sognare, tanto da aver dichiarato che il caftano, per lei, è stato uno stile di vita. Non a caso, ne ha indossato uno anche nel giorno del matrimonio di Beatrice Borromeo e Pierre Casiraghi.
Oggi il mondo della moda, e non solo, piange questa grande donna, che dalle risaie è diventata una grande musa e protagonista di numerosi affreschi. Ciao Marta.