Denim at work: le maestranze di Candiani Denim protagoniste di un racconto sul jeans
Un racconto per immagini che ha per protagonisti 8 uomini che fanno del loro lavoro una vera e propria arte.
da Angela Accettura, il

Metti un’eccellenza made in Italy che dal 1938 produce cotone denim per il capo più amato del mondo, il jeans. Aggiungici un esperimento: realizzare per la prima volta 8 jeans finiti partendo dalle sue tele esclusive. Falli indossare da quegli uomini che tutti i giorni, fra colonne di cotone e telai, lavorano per ottenere il pregiato tessuto che sarà indossato in tutto il mondo. Lasciali convivere, maltrattarsi, accarezzarsi, piegarsi, tirarsi, per 6 mesi, senza lavarli mai, e senza mai cambiarli. Il risultato: dei jeans invecchiati, vissuti, trasformati. Unici. Delle vere e proprie opere d’arte protagoniste di una mostra che dopo il Denim Boulevard di Milano, arriva a Monaco di Baviera e poi a Los Angeles, in estate. Ritratti di uomini e del loro jeans, la storia di un tessuto e le vibrazioni di un lavoro così antico e così moderno al tempo stesso che solo Candiani Denim poteva realizzare.

L’evoluzione del tessuto con l’evoluzione di un’expertise che ha portato Candiani Denim a vincere nel 2015 il Global Denim Awards, riconoscimento che ha confermato ulteriormente questa eccellenza lombarda di cui c’è da esser fieri.
Candiani Denim, anche grazie a questo progetto fotografico riesce a trasmettere a pieno la passione che da decenni mette nella realizzazione di uno dei tessuti più comunemente indossati da uomini, donne e bambini nella vita di tutti i giorni. Un tessuto che da forma e colore ai jeans, compagni di vita di molti di noi, esattamente come lo sono stati per le maestranze protagoniste di queste foto.

L’esperimento a metà fra arte contemporanea e moda, si è svolto nell’Head Quarter di Robecchetto con Induno, e ha visto protagonisti due tessuti, straordinariamente performanti e confortevoli per chi li indossa: SL7201 SIOUX PRESHRUNK e RR5531 YESTERDAY GLASS. Il risultato di 6 mesi di usura sono stati dei jeans resi unici grazie ai segni lasciati dal lavoro, dalla fatica e dalla passione degli uomini che li hanno indossati. E dunque sono diventati, con gli scatti unici rubati alle maestranze Candiani Denim, l’oggetto meraviglioso di una mostra che racconta come, tessuto, prodotto finito e uomo, possono diventare indissolubilmente una cosa sola. E soprattutto unica.