Biomimetica: Madre Natura docet
‘La biomimetica è un nuovo modo di vedere e valutare la natura basato non su cosa possiamo estrarre da essa ma su cosa possiamo imparare’. Janine Benyus, autrice della citazione, nel 1997 coniò il termine biomimetica in concomitanza dell’uscita del suo libro Biomimicry: Innovation ispired by nature. Imparare dalla natura, non solo trarre ispirazione ma attingere a piene mani da tutti i suoi processi.
Modello, Misura e Guida della progettazione di tecnologie e attività. Ma perché la natura è così importante per l’uomo? Janine Benyus lungamente ne illustra i motivi. Innanzitutto i sistemi naturali si basano su principi fondamentali e imprescindibili: cicli chiusi che non prevedono il concetto di ‘rifiuto’; interdipendenza, cooperazione, interconnessione tra tutti i sistemi viventi; energia solare; la diversità è rispettata e moltiplicata.
Non l’uomo per la natura, ma la natura per l’uomo. Un modello da guardare e dal quale imparare. Il discorso tenuto da Janine Benyus qualche anno fa al TEDX spronava ad apprendere dalla natura, ad imitare i processi biologici naturali e applicarli a quelli artificiali. I meccanismi che funzionano in natura sono quelli che possono risolvere i problemi dell’uomo.
È sbagliato pensare che la biomimetica sia una scoperta recente. Basta pensare a Leonardo e alle sue macchine volanti suggerite dal volo degli uccelli. In realtà, la prima vera opera biomimetica riconosciuta è stata il tetto del Crystal Palace di Londra, opera di Joseph Paxton, che si è ispirato a una pianta. L’edificio fu dotato di una struttura leggera al fine di massimizzare l’esposizione al sole. Purtroppo oggi la costruzione non esiste più, a seguito di un grave incendio che risale agli anni ’30.
Esistono già applicazioni suggerite dalla natura, da alcuni ‘elementi’ che la popolano. Basta pensare al velcro, strisce di nylon, che riproducono il meccanismo di cattura di alcuni fiori, che sulla sommità dei petali avevano un uncino, che permette di ‘agganciarsi’ a uno strato peloso.
Davvero impressionante il sistema climatico dell’Eastgate Building Centre di Harare, nello Zimbabwe. Sebbene le temperature siano piuttosto alte, questo edificio si auto-disciplina, perché riproduce le tane delle termiti africane. Si chiama Gecko Tape ed è stato realizzato pensando a un vero e proprio geco. Questo materiale altamente adesivo permette di muoversi su superfici lisce e verticali.
E ancora, le superfici autopulenti sono ispirate ai fiori di loto, seguendo il famoso Lotus Effect. Madre Natura docet, ci offre numerose spunti, esempi e processi dai quali imparare.